Interventi combinati
Inviato da Massimo MONGARDINI il Dom, 08/06/2014 - 09:19Vedi anche:
Vedi anche:
Tecnica chirurgica mirata alla correzione della causa primitiva della insorgenza della patologia emorroidaria, il prolasso rettale. L’intervento si esegue con una apposita suturatrice rettale che, introdotta per via transanale, seziona la mucosa rettale ridondante e riporta le emorroidi prolassate all’interno del canale anale (emorroidopessi).
Vedi anche: Emorroidectomia con Stapler
Tecnica chirurgica mirata alla asportazione del tessuto emorroidario patologico.
Vedi anche: Evoluzione nel tempo delle Tecniche Chirurgiche nel trattamento della Patologia Emorroidaria
Autore: Prof. Massimo MONGARDINI
Intervento correttivo per prolasso della vagina. Normalmente è possibile ancorare la vagina al sacro o anteriormente, oppure, attraverso protesi sintetiche o biologiche, rinforzarne i legamenti sospensori.
Autore: Prof. Massimo MONGARDINI
Intervento correttivo per prolasso della vescica. Normalmente è possibile ancorare la cupola vescicale alla vagina e/o al sacro o, attraverso protesi sintetiche o biologiche, rinforzarne i legamenti sospensori.
Autore: Prof. Massimo MONGARDINI
La terapia consiste nella bonifica chirurgica completa delle formazioni (elettrocoagulazione, asportazione) e nella successiva sorveglianza. Indispensabile educare i pazienti affetti ad attenersi a norme igienico comportamentali corrette (evitare contatti sessuali non protetti, non condividere indumenti intimi e set da toilette) ed invitare ad informare i partner sessuali sul possibile contagio e sulla necessità di sottoporsi a controllo.
Autore: Prof. Massimo MONGARDINI
La terapia in fase acuta è rappresentata dall'incisione e dal drenaggio. Nelle forme croniche i tramiti fistolosi devono essere asportati e la cavità bonificata; è possibile, quindi, una sutura diretta dei tessuti. In presenza di un ascesso, è opportuna la guarigione per seconda intenzione. Al trattamento si può associare il confezionamento di lembi fascio-cutanei al fine di ridurre la tensione sulla sutura e di modificare i fattori anatomici che predispongono alle recidive (appianamento del solco intergluteo).
Autore: Prof. Massimo MONGARDINI
Intervento normalmente eseguito per il trattamento della ragade cronica resistente a terapia medica: consiste nella asportazione della ragade e ricostruzione con lembo mucoso ano-rettale; può essere associato a sfinterotomia interna laterale sinistra.
Autore: Prof. Massimo MONGARDINI
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