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Inviato da Massimo MONGARDINI il Ven, 16/10/2015 - 14:15tutte le informazioni contenute nel sito sono da considerarsi NON SOSTITUTIVE della visita specialistica ma unicamente a COMPLEMENTO della stessa
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La parete addominale non si limita alla pelle dell’addome che si trova inferiormente alla gabbia toracica ma è costituita da una serie di strutture di rivestimento che contengono e proteggono gli organi ed i visceri endo-addominali.
Il cancro del Colon è una patologia neoplastica che colpisce tutto il grosso intestino (colon-retto) dovuta, nella maggior parte dei casi, ad una trasformazione tumorale maligna di polipi della mucosa intestinale. È uno dei tumori a più alta diffusione: tra gli uomini si trova al terzo posto, preceduto da prostata e polmone, con il 14% di tutti i tumori di nuova insorgenza; tra le donne, invece, al secondo posto, preceduto dalla mammella, con il 13%.
Molteplici sono le patologie non neoplastiche che possono interessare piccolo intestino e colon. Il colon, in particolare, può essere affetto da patologie infiammatorie acute o croniche, traumatiche, degenerative.
Molto spesso è sufficiente una buona esplorazione della cavità addominale e l’asportazione semplice della causa che ha determinato la patologia. Non è richiesta una accurata pulizia del campo operatorio da linfonodi o diffusione della malattia (ovviamente sempre se non ci troviamo di fronte ad un tumore non diagnosticato o diagnosticato tardivamente).
La fistola anorettale (Fistula in ano) rappresenta un tramite tubulare che mette in comunicazione il canale anale con la cute perianale.
Una patologia cronica e invalidante, che colpisce almeno 1 donna su 10 e che interessa la metà delle donne con difficoltà a concepire. Eppure se ne parla molto poco. Le donne con diagnosi conclamata in Italia sono le giovani (il picco è tra le 25/35enni) e sono almeno 3 milioni. Ma l'endometriosi può comparire già al momento della prima mestruazione, con dolori fortissimi e quelle che lo stesso ministero della Salute definisce gravi ripercussioni psicologiche, tanto che questa patologia è inserita nei Lea (Livelli essenziali di assistenza) dando alle pazienti più gravi (se ne stimano circa 300mila) il diritto all'esenzione per alcune prestazioni specialistiche.
Intervista al Prof. Massimo Mongardini - Daniela Molina, Il Salvagente n.74 - Aprile 2021
Approfondimenti:
Il pavimento pelvico fa’ parte della nostra quotidianità; problemi legati ad esso, certamente non incidono sulla durata della vita, ma hanno un impatto notevole sulla qualità della stessa. Eventi come gravidanza, parto, menopausa, interventi chirurgici e lavori pesanti possono indebolire la muscolatura perineale e dare origine a disturbi e disagi importanti: la perdita di urina (incontinenza da sforzo o urgenza o mista), di aria o feci, dolore durante i rapporti o scarso piacere sessuale.
L’intervento di Delorme (Delorme E: 1900, Sur le traitement des prolapsus du rectum totaux par l’excision de la muquese rectale au rectal-colique. Bull Mem Soc Chir Paris 26:499-518) si propone di asportare la sola mucosa esuberante in un prolasso rettale a tutto spessore senza sezionare la componente muscolare della parete rettale: quest’ultima viene plicata e di conseguenza rinforzata per stabilizzare e rendere più stabile il risultato finale. Si esegue quindi la sutura delle due estremità mucose, superiore ed inferiore, della mucosa residua. L’intervento viene eseguito interamente per via trans-anale senza aprire l’addome.
L’intervento di Rettopessi si propone di ripristinare i corretti rapporti anatomici tra le strutture pelviche correggendo il prolasso rettale. L’obiettivo è quindi quello di correggere stabilmente il difetto anatomico causato dal prolasso rettale e restituire piena funzionalità alle strutture pelviche alterate e dislocate dal prolasso stesso.
Terapia chirurgica del dolore coccigeo o coccigodinia.
La terapia chirurgica (coccigectomia) consiste nell’asportazione del coccige, intervento normalmente privo di complicanze maggiori e di rischi particolari.
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